TOMMASO CAMPANELLA

La vita di Campanella

Tommaso Campanella nasce a Stilo, in Calabria, nel 1568.

A tredici anni entra nell’ordine dei domenicani, dove viene educato alla cultura aristotelica. Non soddisfatto, incomincia a studiare in autonomia i filosofi greci (in modo particolare i platonici e Telesio, del quale diventa grande ammiratore).

Abita a Napoli, Firenze, Bologna e Padova, per poi tornare di nuovo a Napoli.

Fu coinvolto in diversi processi giudiziari a causa delle sue dottrine, sospette di eresia, perché critiche verso le religioni positive e basate su una visione naturalistica. Per questo, trascorse molti anni della sua esistenza in carcere.

 

Opere

Tra le opere più importanti di Campanella ricordiamo:

La filosofia dimostrata dai sensi (1591),

La città del sole (1602),

Ateismo sconfitto (1605-1607),

Del senso delle cose e della magia (1620),

Metafisica (1609-1623),

Teologia (1613-1624).


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Tommaso Campanella si ispira al pensiero di Telesio.

L’aspetto principale della sua filosofia, è la rivalutazione culturale e pedagogica della natura (comune nell’età dell’umanesimo).

Egli dichiara di aver appreso molte più cose dall’osservazione di una formica, che dai libri.

Campanella reinterpreta la fisica di Telesio tramite impressioni date dalla magia e dalla metafisica, ciò lo porta a sostenere che ogni cosa del mondo possa animarsi ed essere dotata di sensibilità.

L’esperienza sensibile, per il filosofo, è il fulcro della conoscenza: i sensi non hanno bisogno di prove, a differenza della ragione, assicurano una conoscenza certa.

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